Il set del Gattopardo rivive in 300 foto

foto set gattopardoE’ stata inaugurata a Ciminna, dove il film fu girato oltre 50 anni fa, la più grande mostra fotografica dedicata al Gattopardo.

Molte le foto dietro le quinte: il regista che spiega al protagonista Burt Lancaster come aggredire Ciccio Tumeo, lo stesso Visconti che spruzza sul viso di Rina Morelli, nelle vesti della Principessa Maria Stella Salina, moglie di don Fabrizio, del borotalco per far apparire ancora più realistico il lungo viaggio in carrozza della Famiglia per raggiungere Donnafugata, la costruzione dello scenografico palazzo del Principe o la famiglia Salina nella chiesa madre di fronte una miriade di riflettori e operatori.

Ben 300 foto, di cui 100 totalmente inedite esposte nella Piazza Matrice.

L’esposizione, con foto raccolte in un anno circa di lavoro in varie parti d’Italia, racconta i tre mesi di ripresa per la realizzazione del Film a Ciminna, trasformata nella Donnafugata di metà Ottocento, in una lunga avventura che coinvolse la piccola comunità in quello che è uno dei capolavori della cinematografia italiana.

Il Gattopardo venne interamente girato in Sicilia, ad eccezione delle scene dell’interno del palazzo di Donnafugata, che furono ricostruite nelle sale di Palazzo Chigi ad Ariccia, in provincia di Roma.

Nell’autunno del 1961 il regista Luchino Visconti effettuò i primi sopralluoghi in Sicilia, con lo scenografo Mario Garbuglia, mentre le riprese iniziarono il 14 maggio 1962.

Nelle settimane che le precedettero, Garbuglia si trovò a dirigere contemporaneamente diversi cantieri per le realizzazioni delle scene dell’ingresso dei garibaldini a Palermo, mentre allo stesso tempo si lavorava alla casa del principe a Boscogrande, alla sua residenza estiva di Donnafugata, a Ciminna, e all’osservatorio.

Le costruzioni di Palermo, fra cui quella della Porta civica attraverso la quale irrompono le Camicie Rosse, furono completate nel giro di 15 giorni.

In 24 giorni vennero portati invece a termine i lavori alla villa Boscogrande che venne restaurata in molte sue parti, ricorrendo ad un vero e proprio esercito di stuccatori e decoratori: facciata, pavimenti e soffitti furono rimessi a nuovo, si dipinsero e si tappezzarono le pareti.

Solo Palazzo Gangi, sempre a Palermo, dove fu girata la celebre scena del ballo, era in buono stato di conservazione e richiese solo pochi interventi scenografici.

A Ciminna fu innalzata la facciata del palazzo Salina. Ci vollero 45 giorni di lavoro, superando difficoltà di ogni genere. Anche la piazza di Ciminna venne rifatta e una pavimentazione più antica sostituì il moderno asfalto. (nn)