L’attore Robin Williams, 63 anni, è stato ritrovato morto in casa sua la mattina dell’11 agosto.
Secondo il comunicato della Polizia di Marin County in California, il decesso sarebbe dovuto a suicidio per asfissia.
A trovare il cadavere, che aveva la cintura attaccata al collo e ferite da coltello al polso, è stata la sua assistente personale.
Williams era stato lo scorso mese in un centro di riabilitazione a causa di una forte depressione.
L’attore aveva anche dei problemi economici legati ai precedenti due divorzi, che l’avrebbero lasciato quasi senza soldi.
Susan Schneider, terza moglie dell’attore, ha rilasciato una dichiarazione in cui rende omaggio al marito e chiede che la loro vita privata sia rispettata in questo momento di dolore: “Ho perso mio marito e il mio miglior amico, mentre il mondo ha perso uno degli artisti più amati e un uomo magnifico. Il mio cuore è spezzato per sempre. In questo momento, a nome della famiglia di Robin, vi chiedo di rispettare la nostra vita privata e il nostro lutto. In sua memoria, vi chiediamo di rivolgere vostri pensieri ai momenti di gioia e di risate che ha reagalato al mondo intero e non alla sua morte”.
Il Presidente americano Barack Obama cosi ha ricordato l’attore: “Ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ha donato il suo incommensurabile talento a chi ne aveva più bisogno”.
Le ceneri dell’attore sarebbero state sparse nella Baia di San Francisco, mentre la cremazione avrebbe avuto luogo presso la funeral home Monte’s Chapel of the Hills a San Anselmo, California, a dieci miglia dalla sua casa di Tiburon, dove l’attore si è impiccato.
La Polizia ha anche rivelato che precedentemente l’attore aveva tentato di tagliarsi il polso sinistro, in quanto vicino al corpo gli è stato trovato un coltello tascabile sporco di sangue.
L’attuale moglie ha rivelato che il marito era rimasto sconvolto dalla recente scoperta di essere affetto dal morbo di Parkinson, al primo stadio, e che Williams non si sentiva ancora pronto per parlarne pubblicamente. (fm)