Festival di Venezia nelle confessioni del giurato Verdone

Carlo VerdoneAl termine della 71ma edizione del Festival del Cinema di Mostra il giurato italiano, il regista Carlo Verdone si è “confessato” con i giornalisti nella conferenza stampa finale: “I tre film italiani erano tre buoni film, poi ci siamo soffermati su quello che aveva più chance di discussione, quello che ci aveva colpito molto per la performance degli attori ovvero su Hungry Hearts di Saverio Costanzo”.

Per i film di Mario Martone e Francesco Munzi, “mi sono dato da fare, ma bisogna avere la maggioranza. Siamo stati colpiti anche da Mario Martone e Francesco Munzi, ma poi la giuria ha virato su quello di Costanzo – aggiunge Verdone – che ha molto emozionato, un film claustrofobico, difficile. Ero comunque dentro una giuria molto preparata e molto intellettuale, severa ma seria”.

Per Verdone “non c’è stata unanimità in molti casi, questo è vero. Ha vinto chi ha emozionato di più, il film che ci tornava in testa il giorno dopo. Quello di Costanzo è un ottimo film, minuscolo, un film da camera e cucina difficile da realizzare. Si è discusso su Munzi e Martone – sottolinea -, ci hanno fatto molto riflettere, ma poi arrivavano film che li superavano. Non perchè sono italiano – conclude – mi sono dato da fare, ma bisogna avere la maggioranza in una giuria”. (ml)