Albert Einstein disse: “E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”, e di pregiudizi sul film di Neri Parenti “Amici miei – come tutto ebbe inizio”, in uscita nelle sale da mercoledì 16 marzo, ma che il 15 sera sarà presentato in anteprima nazionale, con una grande serata di gala stile hollywodiano, al cinema Odeon di Firenze, alla presenza del regista, del produttore Aurelio De Laurentis e dell’intero cast, ce ne sono tantissimi.
Un “odio fraticidia”, per dirlo alla maniera del ‘400, epoca in cui è ambientato il film, iniziato su facebook l’anno scorso, e che in poco tempo ha raccolto oltre 57 mila adesioni. Si è arrivati anche a minacce di morte.
Colpevole principale Neri Parenti, il regista dei cinepanettoni, accusato di non essere capace a fare un buon prodotto, e di lesa maestà per essere andato a scalfire la sacralità di “Amici miei” e di Mario Monicelli. Oggi film cult, ma quando uscì poco apprezzato.
Eppure vedendo il trailer e il backstage il prodotto finale di questo quarto “Amici Miei”, non dovrebbe essere un cinepanettone, anzi.
“Da fiorentino quale sono da tante generazioni – ha tenuto a sottolineare Neri Parenti – volevo riportare a distanza di anni sullo schermo la caustica e cinica goliardia degli “Amici miei”. Ho cominciato a prendere le mie precauzioni, stessi autori e soggettisti del primo, e attori tutti nuovi presi, come ai tempi di Monicelli, da ogni campo artistico”.
Per De Laurentis “non è una sfida, ma un atto d’amore”.
Riprese esterne in varie città toscane, riprese interne in varie sale di Palazzo Vecchio, concesso in via straordinaria, e a Cinecittà, dove è stata ricostruita la Firenze del 1487.
3.550 comparse, di cui 1.000 solo per girare a Pistoia la spettacolare scena del calcio storico fiorentino. 1.200 costumi d’epoca, 900 paia di scarpe e 150 parrucche.
In attesa dei giudizi dei critici cinematografici, e non, godiamoci il 15 marzo, a partire dalle 19,50 attorno all’Odeon, il red carpet che ci porterà indietro ai tempi di Lorenzo dei Medici (Alessandro Benvenuti) e che ci farà conoscere, e chissà anche amare, i quattro nuovi protagonisti: Duccio (Michele Placido), Cecco (Giorgio Panariello), Jacopo (Paolo Hendel), Manfredo (Massimo Ghini) e Filippo (Christian De Sica).
Ad accompagnarli un corteo storico composto da oltre 46 elementi tutti completi di costumi e accessori d’epoca.
“E’ Un sogno che si realizza – conclude Neri Parenti – tra l’altro abbiamo iniziato a girare per il mio 60° compleanno, lo scorso 26 aprile. Una storia in cui c’è l’amicizia, però c’è anche il gusto di prendersi in giro, la cattiveria a volte che supera l’amicizia, e di fronte ad una bella beffa si è disposti a passare sopra il cadavere della propria madre”. Più Amici miei di così…(fm).
Servizio video e interviste a cura di Franco Mariani.